Risarcimento diretto: che cosa è e in quali casi va applicato?
Un sinistro stradale è un incidente che può coinvolgere uno o più veicoli o pedoni e a seconda della tipologia possono verificarsi conseguenze che possono danneggiare sia il veicolo (danno materiale) che gli individui coinvolti (danno biologico). In ogni caso è possibile richiedere un risarcimento danni.
Ma cosa succede se si è verificato un incidente lieve, ovvero senza gravi ripercussioni per gli automobilisti coinvolti?
Anche in questi casi è previsto un rimborso per i danni subiti, infatti il Codice delle assicurazioni, a partire dal 2007, ha introdotto il risarcimento diretto, o indennizzo diretto. Di che si tratta? Non è altro che una procedura speciale che va tutelare la persona che ha subito un danno nei casi di incidenti di cui non si si è responsabili o lo si è ma soltanto in una piccola parte. In aggiunta, rispetto ad altre modalità di risarcimento, l’indennizzo dire ha il vantaggio di poter velocizzare l’iter di liquidazione di un sinistro stradale, ovvero rendere più rapido il procedimento attraverso il quale i danni subiti vengono convertiti nella somma di denaro pattuita.
Come si può richiedere un indennizzo diretto?
In Italia, le compagnie assicurative che svolgono il loro lavoro nel settore della RCA, stipulano la CARD, ovvero la Convenzione tra assicuratori per il risarcimento diretto. Il che, sta a significare che se avrete bisogno di richiedere un indennizzo diretto, il primo passo da effettuare è rivolgersi direttamente alla vostra assicurazione. Vi garantiranno un anticipo dell’importo concordato e successivamente, senza che voi dobbiate preoccuparvi di altro, sarà essa stessa a chiedere un rimborso a forfait dall’assicurazione di controparte
Quali sono le tempistiche?
Le tempistiche entro le quali la compagnia assicuratrice è tenuta a formulare un’adeguata proposta di indennizzo diretto possono variare a seconda dei casi. Si va da 60 giorni dall’incidente stradale in caso di danni a cose o ai soli veicoli, sino a 90 giorni in caso di danni alla persona. Nelle situazioni in cui, in seguito all’incidente stradale, gli automobilisti coinvolti optano per una constatazione amichevole ( tramite compilazione del modello Cai: Constatazione Amichevole d’Incidente, chiamata anche modulo Blu o Cid) i termini si riducono invece a soli 30 giorni per i danni a cose .
Una volta richiesto l’indennizzo che cosa succede?
Nei casi in cui il danneggiato accetta l’offerta di risarcimento danni diretto, la compagnia assicurativa ha il dovere di provvedere al pagamento entro e non oltre 15 giorni. L’individuo coinvolto dovrà però accettare o rifiutare la proposta economica entro 30 giorni ma se non dovesse comunicarlo, la compagnia assicuratrice provvede comunque a liquidare entro ulteriori 15 giorni l’importo offerto. Spesso tuttavia, la somma pattuita non è ritenuta idonea, pertanto sarà possibile citare in Giudizio la compagnia assicuratrice non appena scaduti i termini di presentazione dell’offerta (60 o 90 giorni, a seconda del coinvolgimento o meno di persone ferite).
Risarcimento diretto in caso di danni fisici, come si ottiene?
Per ottenere un indennizzo diretto nei casi di incidenti durante i quali il conducente ha riportato delle lesioni, è obbligatorio l’accertamento da parte del medico legale fiduciario della compagnia assicurativa. Gli esperti potranno quindi valutare l’effettiva presenza di danni fisici e la giusta percentuale di invalidità, questo consentirà all’assicurazione di quantificare l’entità dell’offerta di risarcimento danni diretto.
In quali casi si può applicare l’indennizzo diretto?
Il risarcimento danni diretto è una procedura che necessita di particolari condizioni per poter essere applicata. Innanzitutto, l’incidente stradale deve avvenire sul territorio italiano (compresi San Marino e Città del Vaticano); non devono essere coinvolti più di due veicoli ed entrambi devono essere identificati, regolarmente assicurati e immatricolati in Italia (o nella Città del Vaticano o a San Marino)
In quali condizioni non si può applicare l’indennizzo diretto?
Il risarcimento danni diretto non si può ottenere nei casi di “mancato contatto”, ovvero se l’automobile si è scontrata contro un muretto o un guard rail; Sono esclusi gli incidenti stradali in cui vengono riportati danni fisici gravi, cioè lesioni superiori al 9% di invalidità permanente (anche se poterete comunque richiedere il risarcimento diretto per i soli danni al veicolo) e i sinistri stradali avvenuti con veicoli di tipo speciale, agricoli o motocicli con targa vecchia (pre Dpr 153 del 2006).
In questi casi, la procedura di risarcimento va diretta, come di prassi, contro la compagnia assicuratrice di chi ha causato il sinistro stradale (responsabile civile).
Il risarcimento danni diretto è sempre conveniente ?
Molto spesso accade che le assicurazioni tentano di chiudere il più rapidamente possibile la controversia tra le parti lese, approfittando magari delle limitate conoscenze in ambito di risarcimento danni da parte delle persone danneggiate. Infatti l’Autorità Garante per la Concorrenza ha recentemente affermato che nell’applicazione della procedura di indennizzo diretto sono stati riscontrati “fenomeni opportunistici da parte delle compagnie (…) nel tentativo di sfruttare il meccanismo di compensazione sottostante il sistema Card, catturando il differenziale positivo tra forfait ricevuto e risarcimento effettivamente corrisposto” (segnalazione Agcom 05/01/2012).
Nonostante quanto riportato, è sconsigliato gestire autonomamente i rapporti con la compagnia assicurativa, piuttosto potreste affidargli a EffettoRisarcimento.it che mette a disposizione un team di esperti in grado di offrire una consulenza gratuita e senza impegno sull’indennizzo diretto. Inoltre, grazie alla rete di avvocati fiduciari, si potrà ottenere un’assistenza qualora fosse necessario fare una causa civile nei confronti della compagnia assicuratrice,.