Il cd. “colpo di frusta”, noto alle cronache, è definito dalla scienza medica come “distorsione del rachide cervicale” cioè quel fenomeno per cui, a seguito dell’urto, solitamente un tamponamento, il collo si estende o si flette, oltre i normali limiti fisiologici. In altre parole, tendini e legamenti del collo, a causa della brusca decelerazione, si stirano eccessivamente facendo irrigidire la muscolatura con il tanto famigerato dolore cervicale.
I sintomi più comuni
Normalmente i sintomi più comuni sono: dolore e rigidità al collo, mal di testa, senso di nausea, vertigini, visione offuscata e stanchezza, formicolii delle dita delle mani.
Nel caso di forte intensità dell’urto o in altre particolari situazioni insorgono altri sintomi ancora più specifici: dolore e rigidità al braccio o alla spalla, ronzio nelle orecchie, mal di schiena, disturbi del sonno e problemi della memoria.
Di solito tutto questo si manifesta nelle immediatezze ma, può anche accadere, che questi sintomi si manifestino anche a distanza di numerosi giorni (anche dopo una settimana).
Proprio per questo il colpo di frusta non va trattato come un semplice dolore che prima o poi passerà. Appena si avvertono i sintomi, è bene recarsi al pronto soccorso per sottoporsi ai necessari controlli ed accertamenti.
Le conseguenze e la riabilitazione
Normalmente il colpo di frusta non si risolve senza lasciare conseguenze dolorose tanto da rendere necessari non solo cure ed accertamenti sanitari ma anche le terapie e la riabilitazione fisica.
Colpo di frusta dopo il 2012: come fare per ottenere il giusto risarcimento
L’entrata in vigore della Legge 24 marzo 2012, n. 27, emanata con l’intento di reprimere le frodi assicurative, ha drasticamente ridotto e, in alcuni casi, eliminato il risarcimento del danno biologico del cosiddetto “colpo di frusta”
(distorsione del rachide cervicale). La nuova norma infatti richiede alla vittima di documentare in modo assai più articolato la lesione subita, attraverso specifici accertamenti strumentali (come l’esame RX, la RMN, l’esame audiometrico, elettromiografia etc.) da svolgere entro tempi stabiliti; ad esempio attraverso un tempestivo esame radiografico poter documentare la cd. “rettilineizzazione del rachide cervicale, o “perdita della fisiologica lordosi cervicale“.
E’ quindi essenziale, dopo l’entrata in vigore di questa legge, compiere alcuni passi fondamentali:
1 – recarsi non oltre due/tre giorni dal sinistro al Pronto Soccorso dove far eseguire, tra gli altri accertamenti, anche quello radiografico;
2 – rivolgersi, prima possibile, al Tuo patrocinatore stragiudiziale di fiducia, che valuti fin dall’inizio il caso e l’eventuale necessità di approfondire le cure e, soprattuto, gli accertamenti strumentali, come, ad esempio, l’esame RX dinamico, la RMN cervicale e/o l’esame vestibolare ed audiometrico;
3 – proseguire le cure e le prescritte terapie fisiche (anche presso strutture private abilitate) fino alla completa e definitiva stabilizzazione dei postumi;
4 – svolgere la visita medico legale dal consulente di parte indicato dal Tuo patrocinatore, prima di sottoporsi alla visita richiesta dalla Compagnia;
5 – raccogliere e conservare la documentazione di TUTTE le spese (mediche, tickets, spese di terapia, costi per i viaggi ai luoghi di cura, costo del medico legale) e dell’eventuale mancato reddito durante il periodo di inabilità) da poter consegnare in copia al tuo patrocinatore per la successiva quantificazione del danno subito, ricordando che queste spese, se adeguatamente documentate e congrue, Ti devono essere integralmente risarcite.