In caso di pedone investito, a prescindere dalla gravità delle lesioni, sul conducente del mezzo grava una presunzione di responsabilità, il che significa che dovrà provare di aver fatto tutto il possibile per evitare l’investimento. Fino a che non lo dimostra, dovrà risarcire il malcapitato investito.
Pedone investito: risarcimento danni
Prima di arrivare al risarcimento, è bene ricordare che anche il pedone ha degli obblighi di comportamento, che sia sulle strisce o meno, al pari degli obblighi gravanti sui conducenti di veicoli.
Il pedone deve: attraversare sulle strisce pedonali o comunque utilizzare gli spazi appositi, che siano sottopassaggi o sovrapassaggi; nel momento in cui attraversa la strada, può farlo solo perpendicolarmente alla carreggiata e mai un diagonale; è obbligato a camminare su marciapiedi o zone adibite a transito pedonale, in mancanza può camminare ai margini della strada in senso contrario a quello di marcia dei veicoli, mentre in caso di senso unico deve tenere la destra rispetto alla direzione di marcia dei veicoli; come buon senso detta, è auspicabile evitare situazioni di pericolo; se decide di attraversare fuori dalle strisce, eviti di gettarsi in mezzo alla strada non curante dei veicoli che arrivano.
Per quanto riguarda il conducente, i suoi obblighi sono: fermarsi in prossimità di un attraversamento pedonale, per dare la precedenza ai pedoni che devono attraversare la strada; stessa cosa vale per quelli che sono già sulle strisce prima del sopraggiungere del veicolo; stare vigili alla guida, mantenendo un rapporto costante tra il controllo e la velocità del veicolo, in relazione al traffico, le condizioni della carreggiata e del tempo; guidare con prudenza, cercando di prevenire potenziali situazioni di pericolo ed evitando di crearne di nuove.
Concorso di colpa
Detto questo, nel momento in cui un pedone viene investito fuori dalle strisce pedonali, può presentarsi la possibilità che il suo comportamento abbia contribuito a provocare l’incidente, da qui il concorso di colpa. In termini economici, equivale ad una riduzione del risarcimento.
Vediamo ora quali sono i casi più comuni di concorso di colpa, in caso di investimento del pedone: attraversare con il semaforo rosso, seguito a ruota dall’attraversare fuori dalle strisce senza accertarsi che non arrivino macchine; attraversare in un punto severamente vietato, pericoloso o sconsigliabile secondo ogni regola del buon senso.
Disgraziatamente ogni anno il numero dei pedoni investiti, aumenta. Incrociando le casistiche interne di EffettoRisarcimento.it con i dati dell’Istat, arriviamo alla conclusione che ogni 30 minuti un pedone viene investito.
La maggior parte di questi incidenti, avviene in strade in cui o non sono presenti attraversamenti pedonali, oppure sono posizionati in punti molto lontani fra loro rispetto alle dimensioni della strada.
Ad aumentare sono anche gli investimenti di pedoni sulle strisce, il che denota un certo grado di disattenzione alla guida.
Risarcimento per i familiari del pedone investito
I danni più comuni a seguito di un investimento sono danno emergente, lucro cessante, danno biologico, morale e da perdita di chance.
A questi però si aggiunge il danni riflesso, ossia il danno che subiscono i familiari del pedone investito, che trovandosi con un familiare costretto a fermarsi per cause di forza maggiore, devono cambiare il loro stile di vita per aiutarlo e accudirlo.
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